giovedì 23 ottobre 2008

Le ultime


Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Stefano Sciandra

Dopo 270’ il campionato di Seconda categoria non presenta sorprese rispetto alle previsioni estive. Le grandi si confermano tali, nel rendimento e anche nella porzione dei risultati.
L’Asd Imperia Calcio di Sauro Marinelli non è in vetta semplicemente perché ha osservato il turno di riposo nella prima giornata, ma dodici reti all’attivo dopo due gare dicono tutto. Alle cinque rifilate a Cipressa al Riva, si sono aggiunte le sette segnate nel debutto al “Ciccione” contro il Val Steria diDaniele Olivieri. «Purtroppo devo constatare un atteggiamento in campo eccessivamente duro commenta Marinelli giocare un calcio normale, senza ricorrere sistematicamente al fallo, è molto più edificante, ma invece il risultato è che in questo momento abbiamo l’infermeria piena. Non capisco questa filosofia, la Seconda categoria è un campionato locale: ci conosciamo tutti, siamo amici, non ha senso darsi delle “legnate” sul terreno di gioco».
Al comando c’è intanto il Sanremo Boys di Daniele Ventura. La futura “Sanremese 1911” vince ancora: nove punti su nove a disposizione incamerati e la sensazione di una grande praticità. Dopo il 4-1 del debutto a Taggia sono arrivati due 10 sfruttando al meglio gli episodi. Ventura è un allenatore serio e preparato e preferisce sempre analizzare i difetti: «Stiamo andando bene, ma è necessario guardarsi meno allo specchio. Con il Golfoscogliera abbiamo peccato di sufficienza, troppa leziosità, un atteggiamento che non mi piace, perché quando troveremo le rivali per il vertice si rischia di pagare dazio». Continua a crescere la Sanremese 1904 di Gianni Licalsi e Lionello Fagioli. Antonio Rocca si sta dimostrando attaccante straordinario: tre gol nel 4-3 all’Intemelia di Enzo Ambesi che non riesce a fare punti nonostante abbia beneficiato di tre calci di rigore. «La condizione atletica ci sostiene – asserisce Ambesi – ma prendiamo troppi gol. Sono già otto al passivo in tre gare, è ovvio che dobbiamo registrare qualcosa in fase difensiva». In casa biancazzurra Licalsi fa il punto: «Nonostante fossimo in difficoltà (mancava Avallone, Beradinucci e Angelo Molinaro erano in condizione precarie), abbiamo disputato un buonmatch.Sul 4-1 il risultato era acquisito, poi nel finale due rigori hanno dato un riscontro numerico meno netto, ma posso dire di essere soddisfattodi quanto stiamo facendo».Il Diano di Beppe Ghio e il S.Stefano Mare di Francesco Ghigliazza confermano di poter ambire al ruolo di outsider, concetto ribadito dal pareggio nello scontro diretto al “Marengo” di Diano. Alza la testa intanto il Taggia di Piero Mellano, che rifila un tris al Bordighera di Davide Regina. Il tecnico giocatore della città della palme è estremamente razionale: «Il livello della Seconda categoria quest’anno è lievitato. Nelle prime due giornate abbiamo avuto modo di rammaricarci. Sapevamo che il trittico di avvio con Diano, Sanremese 1904 e Taggia era difficoltoso. Speravo di raggranellare qualche punticino, non ne è arrivato neppure uno: bisognerà cominciare a farne domenica con il Dolcedo, perché sappiamo di dover disputare un torneo di seconda fascia, ovvero quello per i playout, evitando l’ultima posizione che significa retrocessione diretta».Nei quartieri alti c’è anche il Dolcedo di Fulvio Bruni. I lilla della Val Prino meritano un encomio visto che non hanno un campo e le parole del ds Adolfo Ranise sono significative: «Seipunti conquistati in tre gare esterne sono un buon bottino…». Ha ragione Ranise: due le gare casalinghe, ma giocate a Ospedaletti in attesa di trovare fissa dimora. Ma la vittoria con ilPonente di Riccardo Ballestra, che vale assai di più dei due punti che vanta, autorizza a pensare positivo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

l'allenatore del bordighera ha detto che l'ultima posizione significa retrocessione.. ma la terza categoria non esiste! se qualcuno può darmi qualche delucidazione gli sono grato.. grazie ciao forza imperia

Anonimo ha detto...

la retrocessione esiste perchè nel caso nella prossima stagione calcistica nascessero 7-8-9 o 10 squadre da poter far rinascere la 3° categoria in provincia di IMperia la retrocessa parteciperebbe alla 3° e non alla 2°.
Dal lato pratico questo è impossibile.