Copio/incollo dal Secolo XIX firma Diego David:
I risultati dell’ultima giornata hanno sancito che sarà la Novese del bomber Giglio l’avversaria dell’Imperia nei playout, semprechè i nerazzurri si presentino al doppio appuntamento in programma il 18 e il 25maggio.
A farsi portavoce del “gruppo”, ormai ridotto a tredici quattordici elementi, è il team manager Antonio Benedetto, gloria dell’Imperia della serieC,grazie alla disponibilità e non
solo umana del quale una squadra con la maglia nerazzurra (o giallonera) ultimamente è sempre riuscita a scendere in campo.
«A costo di sacrifici personali immensi siamo arrivati fino in fondo a questa infausta stagione. Ora,però, i giocatori che sono rimasti hanno detto basta: non hanno più intenzione di proseguire in queste condizioni. Prova ne è che i ragazzi dopo la partita si sono portati a casa le maglie per ricordo. Quindi i playout sono veramente a rischio se nel frattempo non succederà qualcosa».
A parte che le minacce di non scendere in campo alla fine sono sempre rimaste tali e che a quanto pare la Juniores sarebbe disponibile a disputare le due partite di spareggio, lecito chiedersi che cosa mai potrà succedere da qui a quindici giorni.
Nodo cruciale della questione sono le quote del club custodite dal commercialista Carlo Amoretti, che però non si è ancora espresso su quelle che sono le sue intenzioni. Il noto professionista, con studio invia della Repubblica a Oneglia, nominato dal Tribunale di Savona, finora è rimasto abbottonato e ciò, trattandosi di una società di calcio e non di una qualunque società di capitali, lascia sconcertati i tifosi e gli stessi addetti ai lavori.
Di chi è, infatti, la proprietà dell’Imperia in questo momento? Dell’ex patron Gianfranco Montali? DellaTrade Line? Mirco Buzzetti è sempre, sia pure “senza portafoglio”, presidente? Difficile capirlo in assenza di delucidazioni ufficiali. A dimostrazione dell’anarchia che regna in piazza d’Armi, in occasione dei faticosi preparativi per la trasferta in terra mandrogna ha fatto nuovamente capolino nella segreteria del “Ciccione”, in compagnia di Buzzetti (che avrebbe avuto una agitata discussione telefonica con Montali), l’orafo alessandrino Franco Quartaroli, il cui “contributo” non è stato però accettato dalla comitiva nerazzurra. I giocatori domenica mattina hanno anche posto il veto alla disponibilità del figlio di Quartaroli (che si era già seduto a tavola con loro), sempre tesserato per l’Imperia, di poter andare a infoltire la panchina.
E pensare che l’Imperia, in condizioni appena migliori, paradossalmente potrebbe anche ambire a salvarsi o, per quello che conterebbe, andare incontro a una retrocessione, dopo tutto quello che è successo, dignitosa.
Infatti la Novese, che pure avrà dalla sua parte il miglior piazzamento in classifica, tatticamente vive sulle iniziative del suo centravanti, è squassata da problemi di spogliatoio e affronterà i playout priva di elementi importanti. La società,poi, avendo investito parecchie centinaia di euro per onorare al meglio il ritorno in serie D raccogliendo briciole, ha seri problemi di credibilità verso una piazza che rumoreggia sempre di più.
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