Copio/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
Torna a parlare di calcio e di calcio imperiese il presidente del Riviera Pontedassio,Marco Alberti, dopo la retrocessione della sua squadra in Prima categoria.
«Visti i risultati – ha detto Alberti, ancora amareggiato per la cocente delusione – forse sono l’ultima persona titolata a dire lamia sulla situazione del calcio in città. Io, però, rimango fermo sulle mie posizioni». E quali sarebbero? «Proseguire con la cura del settore giovanile che è, e sarà sempre di più, la linfa futura di qualunque società. E poi l’impiantistica. Direi che passo dopo passo gli impianti cittadini stanno migliorando, anche, e non solo, grazie agli interventi realizzati sulla struttura del “Salvo” a Piani che doteremo di fondo in erba sintetica».
C’è un futuro più vicino al nerazzurro per Marco Alberti? «Ripeto ha ribadito Alberti di ritenermi l’ultimo a poter dare un giudizio su quanto sta avvenendo. Per quanto ci riguarda, ammetto che quest’anno abbiamo pagato con la retrocessione problemi interni alla conduzione della prima squadra, la scelta dei giocatori “anziani” che non si è rivelata azzeccata e anche le solite cose che non dovrebbero succedere ma che purtroppo avvengono sistematicamente ogni stagione alla fine del campionato.
Con molta umiltà mi metto a disposizione se ci sarà bisogno del mio contributo, portandomi dietro un bagaglio ideale e culturale fatto di impegno, passione e armonia».
Torna a parlare di calcio e di calcio imperiese il presidente del Riviera Pontedassio,Marco Alberti, dopo la retrocessione della sua squadra in Prima categoria.
«Visti i risultati – ha detto Alberti, ancora amareggiato per la cocente delusione – forse sono l’ultima persona titolata a dire lamia sulla situazione del calcio in città. Io, però, rimango fermo sulle mie posizioni». E quali sarebbero? «Proseguire con la cura del settore giovanile che è, e sarà sempre di più, la linfa futura di qualunque società. E poi l’impiantistica. Direi che passo dopo passo gli impianti cittadini stanno migliorando, anche, e non solo, grazie agli interventi realizzati sulla struttura del “Salvo” a Piani che doteremo di fondo in erba sintetica».
C’è un futuro più vicino al nerazzurro per Marco Alberti? «Ripeto ha ribadito Alberti di ritenermi l’ultimo a poter dare un giudizio su quanto sta avvenendo. Per quanto ci riguarda, ammetto che quest’anno abbiamo pagato con la retrocessione problemi interni alla conduzione della prima squadra, la scelta dei giocatori “anziani” che non si è rivelata azzeccata e anche le solite cose che non dovrebbero succedere ma che purtroppo avvengono sistematicamente ogni stagione alla fine del campionato.
Con molta umiltà mi metto a disposizione se ci sarà bisogno del mio contributo, portandomi dietro un bagaglio ideale e culturale fatto di impegno, passione e armonia».
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