mercoledì 28 maggio 2008

Le ultime


Copilo/incollo dal Secolo XIX a firma Diego David
«Si, lo ammetto, qualcosa per l’Imperia vorrei farlo,ma a fari spenti, senza generare aspettative, con l’obiettivo di compattare le forze calcistiche sane della città». Ritorna a parlare l’ex presidente nerazzurro Milo Durante, uscito dalla malattia che l’inverno scorso lo aveva costretto ad abbandonare parte dei suoi impegni.
A poco più di una settimana dal forfeit contro la Novese, al quale sono seguite le decisioni del giudice sportivo (sconfitta tavolino, svincolo di tutti i giocatori e, soprattutto, proposta di
radiazione), a Imperia anche se non mancano personalismi e incomprensioni fra quanti si accreditano a raccogliere l’eredità del club di piazza d’Armi si pensa a costruire il futuro del calcio cittadino.
Un progetto vero e proprio, con tanto di relativo budget, però, sul tavolo, almeno ufficialmente, non c’è ancora. Alcuni appassionati si sono riuniti con l’intento di permettere ai colori nerazzurri di sopravvivere.
Quanto è emerso dal fitto riserbo nel quale questi personaggi hanno esplicitamente chiesto di operare (si sa che tra loro ci sono ex dirigenti) è che starebbero lavorando intorno all’ipotesi
di rilevare dalla federazione il titolo sportivo, lasciando che il destino della vecchia società si compia nelle aule di tribunale.
Sul titolo stesso, però, incombe la mannaia della radiazione e appare eccessiva la condizione che alcuni partecipanti alla cordata avrebbero posto: ripartenza dalla serie D o al massimo dall’Eccellenza, con l’obiettivo di tornare subito nel calcio che conta. Facile prevedere, dopo le
brutte figure collezionate quest’anno dall’Imperia, come una richiesta di questo genere verrebbe accolta dalle altre società. Cosa potrebbero dire, ad esempio, i dirigenti del Vado, retrocesso
senza avere la possibilità di affrontare i playout, mentre l’Imperia che li aveva centrati non si è neppure presentata, dopo aver falsato buona parte del torneo?
Senza contare che, a quanto pare, gli “autoconvocati” non disporrebbero delle risorse finanziarie necessarie per affrontare una avventura di questo genere e che frutto di pura fantasia sembra essere l’ipotesi di coinvolgere prestigiosi club della massima serie.
Al proposito Durante ha detto: «Seguo una mia strada, che è quella di ripartire con molta umiltà, come richiesto anche dalle istituzioni, dal punto più alto che la federazione vorrà o potrà concedere all’Imperia, con una attenzione particolare alle fondamenta del progetto. Alla fine,
credo che unire le forze di tutti quelli che hanno in animo di fare qualcosa si rivelerà un passaggio necessario».
Intanto non c’è tempo da perdere.
Entro la metà del mese prossimo dovrà essersi concretizzato qualcosa per poter far fronte all’iscrizione in un campionato che, secondo buon senso, difficilmente potrà essere superiore
a quello di Promozione.


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