Questa settimana parlo di un grande ex nerazzurro, un attaccante di razza, autore di gol in serie A: parliamo di Claudio Desolati.
Come di consueto la sua scheda (stagione, squadra, serie, presenze, gol), fornita da Massimo di Finale Ligure:
1971/1972 Fiorentina A 1. 0
Come di consueto la sua scheda (stagione, squadra, serie, presenze, gol), fornita da Massimo di Finale Ligure:
1971/1972 Fiorentina A 1. 0
1972/1973 Fiorentina A 6. 3
1973/1974 Fiorentina A 23. 6
1974/1975 Fiorentina A 25. 5
1975/1976 Fiorentina A 21. 10
1976/1977 Fiorentina A 19. 9
1977/1978 Fiorentina A 14. 1
1978/1979 Fiorentina A 4. 1
1979/1980 Fiorentina A 19. 5
1980/1981 Fiorentina A 20. 3
1981/1982 Pistoiese B 37. 9
1982/1983 Foggia B 23. 3
1983/1984 Foggia C1 26. 7
1984/1985 Siena C2 31. 2
1985/86 Imperia Int. 21. 11
1986/1987 Imperia Int. 27. 6
1987/1988 Castelfiorentino Int. 8. 0
Nato a Genk, da un emigrante italiano in Belgio, il 24 gennaio 1955, Claudio Desolati è un prodotto del settore giovanile del Genoa, dove gioca in coppia con Roberto Pruzzo ed esordisce in serie A a soli 17 anni in un Fiorentina Sampdoria terminata 0-0. Con la maglia viola colleziona 152 presenze in Campionato e realizza 43 reti, vincendo anche una Coppa Italia nel 1974.
Segna la prima volta in Serie A coi viola un sabato 8 aprile 1973 in un anticipo della 24° giornata tra Fiorentina e Juventus finito 2-1 (suo il gol vincente all' 84° minuto).
Nel corso della sua carriera ha vestito la maglia azzurra di tutte le giovanili e della nazionale militare, ma sfortunatamente la sua carriera è stata frenata da tre gravissimi infortuni.
Malgrado il ruolo fosse quello di attaccante laterale, il giovane aveva una tendenza più spiccata alla rifinitura d'appoggio più che a quella di sfondatore d' area.
Una curiosità: il 7 dicembre 1975 incrociò i tacchetti con l'attuale mister nerazzurro Loria Boni, in un Fiorentina – Toma terminato 2-0, con una sua rete, mentre l'altra fu realizzata da Antognoni.
Claudio Desolati arriva ad Imperia nel novembre del 1985, ingaggiato dall'ora Presidente Werner Rivaroli, in coppia col degno compare Biamonti, tristemente noti per aver fatto radiare due anni dopo la società nerazzurra.
L'Imperia disputa il Campionato di serie D e rincorre un'imprendibile Casale nella lotta per il ritorno in serie C2, dopo la drammatica retrocessione dell'anno prima.
Claudio Desolati si cala subito nella parte e comincia a fare quello che ha sempre fatto: segnare. A fine stagione saranno 11 le reti realizzate in 21 partite disputate con la casacca nerazzurra.
In particolare ne ricordo una davvero spettacolare: la partita si disputa al “Ciccione”. Azione partita da Danilo “Lampadina” Chiarotto che si libera sulla fascia laterale destra con il suo tipico dribbling, palla al centro per l'attaccante Marafiotti che ti testa spizza la palla in mezzo per l'accorrente Desolati che con uno spettacolare tuffo insacca il pallone alle spalle del portiere piemontese: standing ovation per Desolati ed 1 minuto e mezzo di applausi del “Ciccione” per uno dei gol più belli degli ultimi 30 anni.
Nonostante il suo apporto, il Campionato si conclude con i nerazzurri relegati al secondo posto in classifica, a punti dal Casale.
L'anno successivo i nerazzurri smobilitano e finiscono in Campionato retrocedendo in Eccellenza, per poi finire in Promozione e, come detto, essere radiati.
Desolati resta anche in questa stagione realizzando solo 6 reti, ma predica in un deserto tecnico e societario deprimente, stile quello attuale.
Lasciata la casacca nerazzurra, torna in Toscana per disputare la sua ultima stagione con la maglia del Castelfiorentino, prima di appendere gli scarpini al chiodo.
Attualmente dirige a Firenze, presso l'impianto Sportivo Niccolò Galli, dal 1989, una scuola calcio che porta il suo nome, la “Scuola Calcio Desolati”.
Una curiosità: il 7 dicembre 1975 incrociò i tacchetti con l'attuale mister nerazzurro Loria Boni, in un Fiorentina – Toma terminato 2-0, con una sua rete, mentre l'altra fu realizzata da Antognoni.
Claudio Desolati arriva ad Imperia nel novembre del 1985, ingaggiato dall'ora Presidente Werner Rivaroli, in coppia col degno compare Biamonti, tristemente noti per aver fatto radiare due anni dopo la società nerazzurra.
L'Imperia disputa il Campionato di serie D e rincorre un'imprendibile Casale nella lotta per il ritorno in serie C2, dopo la drammatica retrocessione dell'anno prima.
Claudio Desolati si cala subito nella parte e comincia a fare quello che ha sempre fatto: segnare. A fine stagione saranno 11 le reti realizzate in 21 partite disputate con la casacca nerazzurra.
In particolare ne ricordo una davvero spettacolare: la partita si disputa al “Ciccione”. Azione partita da Danilo “Lampadina” Chiarotto che si libera sulla fascia laterale destra con il suo tipico dribbling, palla al centro per l'attaccante Marafiotti che ti testa spizza la palla in mezzo per l'accorrente Desolati che con uno spettacolare tuffo insacca il pallone alle spalle del portiere piemontese: standing ovation per Desolati ed 1 minuto e mezzo di applausi del “Ciccione” per uno dei gol più belli degli ultimi 30 anni.
Nonostante il suo apporto, il Campionato si conclude con i nerazzurri relegati al secondo posto in classifica, a punti dal Casale.
L'anno successivo i nerazzurri smobilitano e finiscono in Campionato retrocedendo in Eccellenza, per poi finire in Promozione e, come detto, essere radiati.
Desolati resta anche in questa stagione realizzando solo 6 reti, ma predica in un deserto tecnico e societario deprimente, stile quello attuale.
Lasciata la casacca nerazzurra, torna in Toscana per disputare la sua ultima stagione con la maglia del Castelfiorentino, prima di appendere gli scarpini al chiodo.
Attualmente dirige a Firenze, presso l'impianto Sportivo Niccolò Galli, dal 1989, una scuola calcio che porta il suo nome, la “Scuola Calcio Desolati”.
Come sempre, chiunque abbia ricordi di questo calciatore, li condivida con noi e se ha la possibilità di contattarlo, lo faccia.
8 commenti:
Non ho ricordi particolari se non una precisazione da fare. Quando si dice che gli ex campioni si accasano nelle squadrette di provincia e lì iniziano a fare le "vacche" in attesa di appendere gli scarpini al chiodo bisognerebbe fare molta attenzione. A parte uno di questi che, solo per problemi fisici, non ha potuto dare tutto quello che avrebbe potuto, io credo che il tris Desolati, Zennaro, Rotella rappresentino un esempio di quanto questo punto di vista sia spesso sbagliato. Anzi, vi assicuro che in quei tempi c'era chi andava a vedere l'Imperia solo per vedere all'opera questi signori (e direi che non si poteva dar loro torto). Poi è chiaro che intorno ci deve essere un gruppo valido e, possibilmente, motivato, nel quale anche ragazzi se non della città almeno della provincia possano mettersi in luce. Credo che un bell'esempio in tal senso possa venire dai nostri vicini dell'Andora che riescono a vivacchiare in Eccellenza avendo in squadra quasi esclusivamente ragazzi del posto. Meditate gente, meditate!
non ricordo benissimo (sono passati tanti anni!) ma desolati vestì anche la maglia della saviglianese nella stagione (mi pare) 1986/87, quando i rossoblu cuneesi salirono in C2.
rileggendo, l'anno di desolati alla saviglianese è l'87/88
Desolati non ha mai giocato a Savigliano. L'anno unico della C2
nel 87-88 in attacco c'era Stefano Altovino, ex Savona e Cairese, a fianco dell'idolo locale Roby Gentile. Confermo invece che Desolati giocò quell'anno nel Castelfiorentino in serie D gir.F
Sono stato navigare in Internet e sono venuto in questo sito! Claudio Desolati è mio zio è con i suoi genitori rientrato in Italia ma ha 2 fratelli e 1 sorella e il fratello maggiore di Claudio è mio padre
Ciao ciao
mi ricordo claudio a scuola quando lui abbitavo ancora qui a genk in belgio,gia era un grande giocatore dai giovani di winterslag ,ancora tanti successi con la tua scuola,claudio,da nicola abbitante a genk(belgio)
ciao claudio,ancora io nicola di genk,ho dimenticato di piazare il mio indirizzo email,nicolimpetti@hotmail.com,ho abbitato anche io a winterslag ma adesso sto a genk centro,tanti saluti,nicola
Stefano Altovino un Grande che avrebbe meritato molto di piu' a vedere i giocatori che girano in serie A
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