L'ultimo desiderio di Giò

Questa è una preghiera rivolta ai ragazzi che andranno (forse) in campo domenica con la nostra gloriosa casacca.
"So che per voi domani è un giorno importante perchè, giustamente, desiderate ricevere quanto vi spetta per quello che avete fatto fino ad oggi (e ci mancherebbe altro), ma quello che vi chiediamo è un ultimo gesto di attaccamento, se non alla maglia (che indossate da troppo poco tempo per esservi attaccata alla pelle come succede a noi), a tutti i tifosi che non vi hanno mai fatto mancare il loro appoggio. Il gesto sarebbe quello di resistere ancora 5 giorni ed andare in campo domenica con il coltello fra i denti per provare a regalarci un'ultima emozione (che peraltro non viviamo da decenni), quella di espugnare il Comunale di Sanremo. Per noi sarebbe come l'avverarsi di un sogno, come quello di una persona che dice "se proprio mi deve venire un colpo, spero che mi venga dopo aver fatto una spettacolare scopata con la donna più bella del mondo, almeno muoio contento". Lo stesso sarebbe per noi. Dopo di che, da lunedì, via libera a tutti, ma sai che schiaffo morale per tutti quelli che avrebbero potuto, ma che non hanno alzato un dito per salvare la nave che affonda.
In quanto poi all'assoluta mancanza della nostra amministrazione (già ripetutamente segnalata in tantissimi post) vorrei solo fare un'ulteriore precisazione. Nessuno chiede che gli amministratori si impegnino finanziariamente in prima persona per salvare l'US. Imperia 1923 (questo nessuno di noi può pretenderlo) però ci sono alcune cose che, per venire incontro alla società, si potrebbero fare, a cominciare dal sospendere per un periodo il pagamento delle utenze che il Comune potrebbe accollarsi in proprio oppure, una volta verificata (e al giorno d'oggi non è molto difficile) la solvibilità e la serietà di evenutali nuovi ... benefattori, mediare con i creditori al fine di consentire agli eventuali nuovi proprietari di rientrare poco alla volta dai debiti societari. In una città normale sarebbe una cosa semplice da realizzare, ma ad Imperia (dove ognuno si coltiva l'orticello della propria mega villa o si trastulla con la sua automobilina da 50 e più mila Euri o si fa scarrozzare in auto blu) si tratta di fantascienza.
Io conosco per legami di parentela alcune piccole realtà della serie D lombarda e ci sono alcune società che, pur non facendo sfracelli, da anni resistono senza particolari patemi in questa categoria (Seregno, Caratese, Colognese, Pro Lissone, ecc..) e sono tutte cittadine di poche migliaia di abitanti le cui uniche realtà imprenditoriali sono spesso dei piccoli o medi mobilieri. Invece da noi (città dove ricordo abbiamo in corso un cantiere faraonico per la costruzione di un mega porto turistico e dove abbiamo uno dei pastifici e uno degli oleifici più importanti d'Italia nonchè un'infinita sfilza di istituti bancari, supermercati e medie imprese sempre nel settore alimentare) si parla della gestione dell'Imperia calcio come se fosse il Milan.
In quei paesi spesso le squadre sono composte da molti giovani dei vivai delle squadre lombarde di categoria superiore più quei 3/4 veterani di categoria eppure riescono senza troppi patemi a conservare la categoria.
Da noi si sprecano dei gran paroloni con promesse alla Tonnellotto (serie B in 4 anni!!!!!!!!!!!!) e poi non si riesce a conservare nè la serie D, nè, al momento, neppure la società che rischia di scomparire.
Fossi in qualcuno di questi signori mi farei schifo da solo e non avrei il coraggio di guardarmi allo specchio".
Giò